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Poletti (Odessa Journal): ''Grazie ai russi, hanno distrutto hotel ecomostro''

Il commento sarcastico del direttore del giornale online: ''Ci hanno fatto un favore, tutta la città odiava quella struttura abbandonata da anni. L'attacco è stato forte, dal mio palazzo sono caduti per la prima volta dei calcinacci''

Poletti (Odessa Journal): ''Grazie ai russi, hanno distrutto hotel ecomostro''
25 settembre 2023 | 17.06
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Era ''un ecomostro'' l'hotel di Odessa distrutto nella notte in un raid russo. Una struttura abbandonata ''che da anni doveva essere smantellata'' e che ora non c'è più, ''i russi non volendolo ci hanno fatto un regalo''. E' il commento sarcastico di Ugo Poletti, direttore del giornale online in lingua inglese 'The Odessa Journal', che ad Adnkronos afferma che ''da cittadino di Odessa dico che era da anni che si aspettava di demolirlo. Tutta la città di Odessa odiava quel palazzo tanto grande che si vedeva dagli aerei e i russi ci hanno dato una mano a distruggerlo''.

Non ha ragione di esistere, afferma Poletti, l'accusa russa secondo la quale nell'hotel ci fossero armi. ''I russi cercavano un obiettivo che fosse mediaticamente clamoroso e le immagini del fuoco notturno sono notevoli, perché l'hotel aveva ancora mobilio e arredi che sono bruciati facendo grandi fiamme'', spiega l'imprenditore milanese. I russi, però, ''sosterranno che c'erano depositi di armi e munizioni, ma era inutile metterle lì perché la struttura non è accessibile e poco pratica''. Inoltre lì ''non c'era nessuno dei comandi ucraini''.

Poletti spiega quindi che ''l'Hotel Odessa, che era in cima al Molo delle Crociere, era stato costruito agli inizi degli anni Duemila per approfittare del settore delle crociere, che si pensava esplodesse, ma non è mai successo''. La struttura era quindi ''fallita, chiusa da dieci anni, in attesa di essere demolita'', d'altronde ''c'erano già diversi progetti per farlo'' e l'attacco ''ha accelerato la procedura''.

Certo, commenta l'autore del saggio 'Nel cuore di Odessa' edito da Rizzoli, ''l'attacco della notte è stato forte, massiccio'' e ''in anticipo rispetto al solito, hanno iniziato ad attaccare alle 23 e 30 mentre di solito lo fanno tra l'una e le due''. Poletti spiega che ''per la prima volta dal mio palazzo sono caduti calcinacci'', ma ''oggi dopo la paura notturna la città è tornata a vivere come sempre. La gente va al ristorante, al Teatro dell'opera si tengono i concerti''. Certo, la città piange le ''due persone che purtroppo sono morte nell'attacco al deposito di grano del porto'' dove si ritiene fossero ''conservate mille tonnellate di grano''.

Nell'attacco, le forze armate russe hanno utilizzato ''19 droni kamikaze iraniani e 14 missili di cui 12 Onyx che sono quasi impossibili da intercettare'', tanto che ''due di questi sono andati a destinazione e hanno colpito il Molo delle crociere, il centro del porto commerciale che è completamente deserto ora''. Poletti spiega che questo molo ''era usato per far approdare le navi da crociera''.

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