cerca CERCA
Venerdì 03 Maggio 2024
Aggiornato: 16:48
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Terremoto, Castelli: "Dopo tante false partenze la ricostruzione ha finalmente preso avvio"

"C'è ancora moltissimo da fare, almeno 11 miliardi di ricostruzione pubblica e 9 di privata"

Guido Castelli, Commissario Straordinario per la Rigenerazione e Ricostruzione Sisma 2016
Guido Castelli, Commissario Straordinario per la Rigenerazione e Ricostruzione Sisma 2016
26 ottobre 2023 | 17.00
LETTURA: 3 minuti

"Dopo tante false partenze, possiamo dire che la ricostruzione ha finalmente preso avvio". Così all'Adnkronos Guido Castelli, Commissario Straordinario per la Rigenerazione e Ricostruzione Sisma 2016, il terremoto che il 30 ottobre di quell'anno, con una magnitudo 6,5 (la più forte scossa in Italia dal sisma dell'Irpinia del 1980) colpì più di 100 Comuni del centro Italia, tra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. "Ci sono stati rallentamenti anche dovuti all'estensione del cratere - riprende Castelli - del resto parliamo di 8mila km² per 138 comuni; a ciò si aggiungono altri tre fenomeni importanti, il Covid, che per un anno ha bloccato i lavori, poi l'introduzione del bonus 110%, che ha distolto tante imprese dal sisma".

Come spiega Castelli, infatti, delle 1600 aziende che si occupano di ricostruzione post terremoto, "molte, con l'avvio del 110%, si sono legittimamente dedicate ai cappotti termici e poi, quando sono tornate, l'hanno fatto con gli appesantimenti di materiali provocati dal superbonus. Poi c'è stata la guerra e conseguentemente l'inflazione; abbiamo dovuto aggiornare tutti i nostri quadri economici, compresi gli interventi privati e pubblici che erano in corso. C'è stato senza dubbio, soprattutto inizialmente, un eccesso di burocrazia, un'ipertrofia normativa che non ha favorito la ricostruzione". Ora però, i primi interventi mostrano i loro frutti. "Il 30 ottobre - spiega il Commissario - celebreremo la messa, per la prima volta dopo 7 anni, nella basilica di Norcia. I lavori non sono ancora terminati, manca poco, ma quello di tornare all'Eucarestia dopo la devastazione del sisma ci è parso un gesto bello e simbolico".

Un risultato, spiega Castelli, raggiunto grazie all'intervento sinergico di più attori. "Parliamo di un'operazione di circa 15mln di euro, a cui si uniranno ulteriori integrazioni da parte dell'Eni, che aveva già fatto delle sue donazioni in passato; il grande soggetto attuatore è stato il ministero dei Beni Culturali, che con un'ordinanza speciale ha stanziato i finanziamenti per il cosiddetto 'primo lotto', che ha riguardato il rifacimento dell'intera copertura della ricostruzione della basilica. Una volta che la navata centrale sarà liberata mancheranno poi solo piccole rifiniture e restauri".

Per quanto concerne le altre opere, la priorità, racconta ancora Castelli, è quella di dare un'accelerata importante ai lavori. "Con il Dl 3/2023 abbiamo ottenuto una stabilizzazione del personale addetto al sisma nei comuni e nelle regioni, cercando di dare solidità al sistema amministrativo; come struttura commissariale ho poi predisposto un dispositivo di assistenza legale e professionale da attivare 'on demand'. Abbiamo messo in campo una vera e propria task force per favorire i comuni nel passaggio dal vecchio al nuovo codice degli appalti. Tuttavia c'è ancora moltissimo da fare, almeno 11 miliardi di ricostruzione pubblica, 9 mld di ricostruzione privata da realizzare. Ho anche chiesto e ottenuto che fino a 2025 potesse essere mantenuto e prorogato il regime che consente e ai terremotati di unire al contributo sisma anche il 110, uno strumento fondamentale perché l'inflazione ha reso insufficiente il solo contributo sisma".

Sulle tempistiche Castelli non si sbilancia. "La mia attenzione si è concentrata sul fatto che ci sono ancora 30mila persone fuori casa, circa 7mila nelle Sae (Soluzioni Abitative d'Emergenza) e almeno 21mila che percepiscono mensilmente il contributo sulla sistemazione. All'appello mancano ancora 22mila progetti - ne sono stati presentati circa 27mila - ho dunque introdotto una norma affinché entro il 31 dicembre i progetti relativi ai terremotati che percepiscono ancora il contributo vengano presentati senza ulteriori ritardi".

Infine, il Commissario si concentra sul progetto Next Appennino, finanziato con il Fondo Complementare Sisma, che si compone di due parti. "La prima è dedicata alle imprese, abbiamo circa 615milioni per le aziende del cratere e fino ad ora abbiamo approvato 1300 progetti, per 400mln di contributi e investimenti possibili di 800 milioni. La stessa cosa abbiamo fatto sull'infrastrutturazione pubblica. Abbiamo sviluppato un progetto da 2mld e 800 mln e abbiamo applicato gare e attivamenti per 1mld e 100, che saranno utilizzati per rendere possibile un migliore collegamento in quei territori, una risposta alla crisi demografica che punta su permeabilità, connessioni e collegamenti", conclude Castelli.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza