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Migranti, imprenditore Lampedusa: "Isola spot per politica"

Lombardo ha incontrato Conte insieme a una delegazione di commercianti e pescatori. In un documento già inviato al Governo Meloni le richieste per salvare l'economia della più grande delle Pelagie

Cartelloni di protesta in piazza a Lampedusa
Cartelloni di protesta in piazza a Lampedusa
21 settembre 2023 | 20.09
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Fare di Lampedusa un porto franco o quantomeno prevedere una fiscalità di vantaggio con uno sgravio del 60 per cento delle imposte. L'impiego di navi in rada per intercettare i barchini carichi di migranti prima ancora che raggiungano le coste della più grande delle Pelagie e per consentire trasferimenti rapidi e il no assoluto a una tendopoli che rischierebbe di trasformare l'isola in un "grande campo profughi a cielo aperto". Eccole le richieste che la delegazione di imprenditori e pescatori lampedusani ha consegnato al leader del M5s, Giuseppe Conte, volato ieri a Lampedusa dopo i giorni della grande emergenza. Un pacchetto di misure messe nero su bianco in un documento inviato anche al Governo Meloni. "Fare economia in un posto distante dal mondo in cui si consumano periodicamente tragedie non è facile, il nostro lavoro rischia di essere compromesso ogni giorno", dice all'Adnkronos Giandamiano Lombardo, presidente di Federalberghi Isole Pelagie, ieri presente al faccia a faccia con l'ex premier.

Sulla piccola isola che nei giorni scorsi ha visto l'approdo di 7mila persone in sole 24 ore la stagione turistica si è chiusa anzitempo. "Abbiamo ricevuto disdette, quelle immagini ci hanno dato il colpo di grazia. Chi vorrebbe passare le proprie vacanze in un'isola invasa da gente disperata, in un posto in cui si consumano tragedie, in cui bimbi di appena 5 mesi muoiono in mare? - dice Lombardo -. Qui non si possono neppure fare investimenti a lungo termine perché le banche considerano Lampedusa un posto altamente a rischio. Persino il nostro patrimonio immobiliare si è deprezzato, per non parlare dell'incognita dei voli. Ogni anno le compagnie aree li prevedono in base all'andamento degli sbarchi. Il risultato? Quest'anno dopo la raffica di arrivi sono stati ridotti con i prezzi schizzati alle stelle". A Lampedusa arrivano soprattutto italiani. E per la maggior parte con il passaparola. "Chi chiama chiede sempre: 'Siamo sicuri di poter stare tranquilli'?". Di stranieri neppure l'ombra. "Non sono neppure l'1 per cento nonostante le nostre spiagge siano le più belle del mondo. Il motivo? Pensano a Lampedusa come l'isola in cui vengono detenuti i migranti".

Colpa anche della politica. "Il fenomeno migratorio è un problema epocale, che interessa tanti Stati e determina le politiche dei governi - dice Lombardo -. La nostra isola è lo spot che serve sia alla destra che alla sinistra, il brand 'Lampedusa-immigrazione' consente di vincere o perdere le elezioni. Così la guerra i partiti la conducono sulla nostra pelle. Lo ha dimostrato il Covid, quando con l'utilizzo delle navi quarantena l'accoglienza era dignitosa e civile, i migranti venivano recuperati in mare, condotti su navi attrezzate e poi trasferiti sulla terraferma. Non metterle a disposizione adesso significa voler mantenere l'emergenza su quest'isola". Nei giorni dei maxi-sbarchi - 112 in un solo giorno - ancora una volta Lampedusa ha dato una lezione al mondo. Di umanità. "Tutti abbiamo dato una mano, c'era chi comprava il latte, chi l'acqua, chi cucinava per i migranti, chi portava vestiti e giocattoli per i bimbi - racconta -. Da sempre continuiamo ad accogliere ma chiediamo che la nostra isola non diventi un campo di battaglia, anche politica, o un centro di detenzione".

Alla politica ormai i lampedusani credono poco. "Da trent'anni sentiamo promesse, ma di cambiamenti ne abbiamo visto pochi. Mai nessuno ha messo in campo un vero piano Marshall per l'isola, davanti a un'emergenza che va avanti da 30 anni non bastano un nuovo manto stradale o un deposito per lo stoccaggio dei carburanti". All'Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mannino gli imprenditori chiederanno di farsi portavoce con il Governo per ottenere nell'immediato uno stop al pagamento delle tasse per il 2024 per "affrontare l'inverno con serenità, per non arrivare stremati all'inizio della prossima stagione. Rischiamo di non arrivarci. Occorre mettere subito in sicurezza l'economia dell'isola o il rischio è che Lampedusa muoia", conclude.

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